Il dipinto circolare «il chiaro mondo dei beati» di Elisarion: Davanti alla cascata

Davanti alla cascata

«Chiare e giubilanti acque si liberan

Dalle alte rocce!

Altrettanto allegramente giochiam

Una celestiale gioiosa vita:

Su e giù

Dalla roccia al lago –

per poi risalir –

Un gioco senza fin … e scambiam

Letizia come luccicanti sfere;

Mentre i rami dei pini

sempre più chiari, sussurrano.

Ci libriam

Sull'acqua, nell'aere,

Dai minacciosi pensieri esonerati,

In una benedetta ed ariosa vita

Di crescenti profumi.

Ed il Sacro Spirito del Chiaro Mondo

endendo grazia

Ci accompagna all'agognato traguardo

Rallegrato dall'infantil gioco.»

Scena 33

Sette figure. Due – una supina, l'altra sul ventre – sembrano galleggiare sulle acque del lago. Un'altra figura sta sopra di loro su un ponte e afferra i rami di un albero mentre volge lo sguardo all'osservatore. Un altro giovane pare sedere priva di peso sull'albero e altri tre chiudono la scena, due dei quali levitando sull'acqua. Uno di essi si piega in avanti per tenere in mano una farfalla, mentre il secondo osserva da sopra alle spalle del primo. Il terzo, in piedi davanti a una cascata, è pure intento a guardare l’osservatore.