«Odi della cascata il fruscio?
Accompagna la mia lira a forma di cuore –
Cara melodia!»
«Amico, accovacciato ai tuoi piedi,
La mia testa a te vicina e famigliare,
Penso ad una volta, – al bell'allora,
Come venne santificato.
Sì, santificato nel regno di Dio,
Qui sciolto dall'umana follia,
Dalle leggi della caotica natura,
Liberi nel Chiaro Mondo.
Intona della liberazione il canto,
Accordi risveglia, miracolosi
Lodano ed onorano
Dell'amor la magia e del Chiaro Mondo la gloria!»
«Anima mia, sei libero,
Libero in stretta comunione,
Rischiara dello spirito la natura
Rendendoti beato!
Mondo, tu bello – ancor più bello
Nascondi tempio nella Luce!
Anima umana, come sei ricca,
Ricca nel regno dell’amore!»
Un efebo assiso su una roccia suona una lira rossa cuoriforme, mentre un altro siede accovacciato ai suoi piedi, cingendo le gambe del primo.