Le leggi vitali della cultura – Annotazioni
Alla fine del libro, vi è un'appendice completa che spiega molti termini e note. Qui sono elencati i punti occidentali. Per ulteriori informazioni, vedere il PDF originale (tedesco).
Etica della bellezza
Un tempo quale il nostro, che dalla cattiva coscienza della intima frammentazione si è fatta un’avversione generalizzata, e non vuol rendersi conto che ogni espressione, qualsiasi sia la sua forma, è una forza-potenza superiore che domina e forgia forze inferiori. Ma è così: esse sono l’unico scopo di un dominio del più forte e potente sull’inferiore in un mondo in eterna espansione, quale pensiero cosmico. Inesauribile, infinito, eterno in quanto se ne formano in continuazione sempre delle nuove, create da un tutt’uno, rinnovandosi in continuazione quale creazione. La forma perfetta, la bellezza, è il temporaneo obiettivo-scopo del mondo, la cui visione è accompagnata da sensazioni, anche compulsive, di attrazione persino erotica (cfr. Phaidos di Platone), negli individui dai sensi maturi pronti a recepirla e coinvolti oltre la loro comprensione e percepite quale corporea eternità. Da questa inadeguatezza nasca la tristezza, la malinconia per il bello che non può pertanto reprimere l’eterna brama al corrente adempimento del mondo. In effetti:
La bellezza mi risveglia con taciti dolori
sacre fiamme nel petto,
luminose quale mille fiamme,
mentre nel mio cuore
risuona l’alto canto del piacere.
(Elisàr von Kupffer, Sacre fiamme – Resurrezione)
E per questa idea di eternità, ne diventa suo indicatore; cosmica, che è, diventa etica, veramente educatrice e forza di beatificazione nella vita del singolo, da sempre. Il vero piacere dei sensi per l’amore alla bellezza può condurre il singolo, anche o seppur a livello di tentativo, a servire anche in vita l’eternamente rinnovato scopo del mondo nella creazione della perfezione; essa insegna , partendo dalle distruttrici forze di una mancanza di forma, il cui effetto è dolore, con lo spirito di sacrificio nel persistere con crescente piacere in nuove creazioni – indipendentemente dal fatto che la bellezza rappresenta il pegno e l’avangusto della vita eterna a consolazione di quella temporale. Un bene per colui che gode dello sguardo che lo libera dall’uggioso momento con la forza dei suoi sentimenti dal Caos quale «immagine» sognando fermezza, necessità e bellezza – dove non ci sono ancora, ma che potrebbero nascere. In questo modo, l’innato senso per la bellezza risveglia la forza creatrice, in qualsiasi campo ha origine dalla bellezza, che lo vuol divenire; anche l’amore appartiene a questo reciproco formante e dispiegante creazione, persino la compassione, la forma di dolore più raffinata, si effettua nel desiderio di portare bellezza, e felicità nella vita del «prossimo». E pertanto l’etica della bellezza rappresenta la più eccelsa conduzione di vita.
4Dinamica …
δύναμικ, il vocabolo indica nella sua accezione greca che potere, la capacità di eseguire un’azione, la predisposizione ad un’azione. Ma tenuto conto che ritengo la sollecitazione all’azione quale caratteristica qualificante il mondo, il vocabolo «dinamica» assume una connotazione che va oltre la predisposizione-capacità latente ed interiore, ma anche nella sua realizzazione nel mondo esterno, il movimento recepibile tramite i sensi: dinamico è pertanto, a mio avviso, tutto quanto ha origine da movimenti siano essi interiori che esteriori.
5Azione …
«Azione» comporta un doppio significato: da un lato, il processo dell’esecuzione di un atto, gesto o comportamento, e dall’altro, il risultato di questi. Quest’ultima accezione si è imposta praticamente quale la più importante. Da parte mia, in questo processo, l’atto assume il centro di ogni effetto. Pertanto, anche la qualifica dell’atto merita una particolare attenzione (atto «primordiale», «primigenio», quale lontanissimo nel tempo; atti legati all’attore ed in particolare al suo potere identificato dagli effetti conseguiti, la qualifica «ultra» per il superlativo). Vale il principio «Nessun effetto senza causa»! In senso generale si parla di «poteri» … [seguono considerazioni filologiche specifiche per la lingua tedesca]. Gli atomi dinamici del mondo, ai quali affido la proprietà della loro creazione ed azione quale causa primaria di un mondo tutt’uno, assumono svariate denominazioni di «potere» che si riferiscono sia alla loro localizzazione che alla loro forza relativa (intimo, interno, superiore, fondamentale, inferiore …).
10Scrittura della Bibbia …
Non bisogna essere particolarmente sottili e discutibili specialisti in scrittura cuneiforme per mettere in discussione l’autorità della parola biblica; sé stessa, nei testi più popolari, ne è critica. Quanto Geremia VII afferma, dimostra che tutto il servizio divino levitico, fatto passare per vecchio di 800 anni, sia un falso.
20Il peccato …
Dal punto di vista del teologia dualistica, il concetto di peccato è comprensibile: è il principio del disconoscimento di Dio per sua sottomissione quale «cattivo». Ma in una natura tutt’uno, come la moderna scienza scevra da preconcetti presuppone, non può esserci reale contrapposizione; manco una presenza quali i cultori dell’amor cortese in «contrasto» con la natura: sarebbe un vero e proprio nonsense. Quand’anche conoscessimo gli scopi della natura e potessimo giudicare alcuni fenomeni come controproducenti, dovremmo comunque assegnare alla natura, ultima divinità per i così detti liberi pensatori, sufficiente potere per soffocare sul nascere qualsiasi cosa che andasse contro di lei; non lo fa, lo tollera per un qualche motivo che ci è precluso, quanto essa stessa ha creato. Quanto vive, ne ha pertanto il diritto, se non agisce contro suoi simili. In verità, non conosciamo praticamente nulla degli eventuali scopi della natura; anche la conservazione della specie è un piccolo cruccio dell’uomo, come lo dimostrano tutte le le specie scompare o in via di sparizione. La natura si basa su azioni e si realizza in ogni una di esse. Scopi strettamente limitati li ha unicamente il singolo, al quale devono essere misurate le sue intenzioni.
Sünde, annotazione per pagina 95 PDF
23La doppia sessualità …
La riproduzione sia dinamica che sostanziale, ovvero quelle della paternità e la maternità. In realtà ogni essere vivente superiore si situa tra questi due poli il cui equatore è rappresentato dall’ermafroditismo; pertanto, anche il punto di vista di un terzo sesso uraniano, come quello prospettato dal dott. Magnus Hirschfeld nei suoi Annali per le forme intermedie di sessualità, non rappresenta che un passaggio preparatorio dalla rozza antiquata miopia verso una futura nuova intuizione scevra da preconcetti.
Die Doppelgeschlechtigkeit, annotazione per pagina 114 PDF
25Amor cortese …
Riprendo questo termine creato da von Kupffer perchè è l’unico che riflette il senso fisiologico ed etico, mentre «amore per i ragazzi» è per lo meno unilaterale, per non parlare dei termini offensivi in auge. Sia detto di passaggio che a Berlino, nei negozi di abbigliamento, si parla di giovani a partire dall’età di dodici anni, in Italia invece è ancora ritenuto «bambino» un sedicenne. Proprio in quanto questo fenomeno, come nessun altro, non ha trovato un posto nella nostra civiltà, ma questa civiltà è già ammalata; il semplice fatto che se ne parli come di una possibilità di vita è già un progresso, un passo verso un miglioramento della cultura. Spesso un sasso, gettato alle ortiche da costruttori del passato, è poi diventato pietra miliare. E siccome, fino a poco fa, non ha preso la parola che la cieca avversione, era mio dovere, dove il contesto lo concedeva, di parlarne adeguatamente secondo il proverbio
Chi conosce la verità e non la dice,
Veramente Peso un peso pietoso.
27Donne che perseguono una professione …
Sicuramente, uno dei primi motivi del nubilato è l’eccesso di donne in presenza della monogamia; poi viene la difficoltà economica nell’attuale fondazione di una famiglia. La possibilità di guadagno della donna ne aumenta la possibilità di maritarsi; ma tra le professioni così dette libere, dapprima feudo maschile, la donna che le sceglie non è minimamente disposta al matrimonio, cui non pensa nemmeno, in quanto non è poi così lontana al principio maschile rappresentando una «forma interessuale». E queste donne restano nubili, il loro lavoro le soddisfa, la professione «libera» alla quale loro si adeguano.
Die Frauen, die freien Berufen folgen, annotazione per pagina 120 PDF
31Movimenti maschili …
La nuova presa di coscienza del loro valore morale da parte degli adepti all’amor cortese, rappresenta un indice della nascente emancipazione del maschio in questa cultura dominata da giornalisti di moda. Dominante l’idea che sostiene essere uomo e donna due parti che si completino quasi fossero due semi-esseri bisognosi uno dell’altro, ipnoticamente fissati sulla copulazione, quasi che questa li elevasse a esseri a parte intera: da qui l’esagerata sessualità e galanteria che pervade la nostra civiltà. Pertanto, l’uomo può dispiegarsi che nella convivenza. Ma il prevalere del concetto di un doppio genere comporta l’aberrante idea che questa convivenza complementare ed abilitante debba essere certificata dal sesso «diverso» in quanto opposto. Quelli dell’amor cortese rappresentano la migliore dimostrazione di come essi influenzino, dall’amicizia platonica alla focosa coppia, l’educazione alla civiltà di persone dello stesso sesso. Per ogni genere, particolarmente per l’uomo, si presenta la possibilità di trovarsi liberamente un completamento, quale che siano le propensioni, in luogo di dover mendicare esclusivamente una presenza guidata da idolatrie femministe. In questo modo, entrambi uomo e donna non potrebbero che guadagnarci in termini di autostima, in quanto non più guidati da necessità contingenti ma da una cosciente scelta.
Männerbewegung, annotazione per pagina 128 PDF
33Amore artigiano con stranieri …
Il diritto all’ospitalità crea situazioni d’eccezione, ma anche qui traspare l’idea primigenia come nel caso dei Nairs, i quali scelgono preferibilmente uno straniero come primo marito di una ragazza da maritare, ma che dopo poche settimane di luna di miele scacciano impietosamente in quanto la donna deve appartenere esclusivamente a compagni di tribù.
Liebesverkehr mit Fremden, annotazione per pagina 131 PDF
47Arma a doppio taglio …
Varrebbe la pena di distinguere tra vergogna e senso del pudore, per distinguere vantaggi e svantaggi apportati alla umanità acculturata dal senso di vergogna. Vergogna è generalmente un senso di svalorizzazione: nella vita in comune, questa paura ha indotto una regolamentazione della vita dei sensi. Questa regolamentazione, nella nostra apparente civilizzazione, sollecita al pudore, generalmente ridicolizzato fin dove si può, portato alla vergogna, spesso istericamente autentica, spesso un ipocrito pretesto. Ma questa paura può limitarsi al pudore che nello sviluppo del senso personale modera le forze sensuali, le interiorizza ed approfondisce per poi amplificare il sopraggiungere del piacere.
Zweischneidiges Schwert, annotazione per pagina 167 PDF
60Racconto di favola delle istituzioni …
Nelle discussioni di come si debba intervenire nella vita sessuale dei giovani, non si dovrebbero trascurare i problemi legati alla prostituzione, a quelli danneggianti la salute ed il morale che potrebbero trovare parzialmente una soluzione per il tramite dell’amor cortese. Il punto centrale della prostituzione è pur sempre da vedere nel fatto che, per poter ovviare e prevenire le nascite illegittime, un certo non indifferente numero di donne si rendono indiscriminatamente disponibili a robusti giovani maschi: un rimasuglio del vecchio matrimonio comunitario; fatto per soldi ciò porta alle ristrettezze ed ai danni. L’amor cortese, dove è ammesso apertamente e senza conseguenze, può riconoscere e soddisfare queste esigenze sessuali, ma le modera tramite il legame e l’accoglienza e rappresenta una forza educativa per entrambe le parti. In questo modo il giovine resta sano e senza vizi, fintanto che la sua situazione finanziaria non gli permette di affrontare finanziariamente il matrimonio. Naturalmente, questa sequenza in tre tappe (favorito, amante, marito) ha un senso che per coloro che possiedono una natura che non sia sessualmente unilaterale.
62Intoccabilità della vergine …
Una certa corrente vuole mettere sullo stesso livello la castità femminile e la verginità. Ma casta è la moglie o la madre, sebbene non sia più vergine. La vergine altro non è che una donna non sposata, più tardi donna che non ha fatto nascere, poi finalmente, donna che non ha avuto rapporti con uomini; la verginità è pertanto un valore che nel caso si tratti di salvaguardare la purezza del sangue dei discendenti, dunque nello stato dominato dai signori il cui declino coincide con l’attenuazione dello scherno del disonore, anche se ancora i rapporti extramatrimoniali restano una macchia per la donna, in quanto la presenza di progenie prematrimoniale è considerata nella sua valenza economica. La castità è, pertanto, l’espressione di un modo di vita superiore, ma, se ben compresa, esclusivamente «castità sessuale÷, il compenetrarsi dei bisogni sensuali con l’autostima della personalità. Casto è il rapporto amoroso che soddisfa totalmente l’umano e non persegue altri scopi, licenzioso è l’unilaterale se non commerciale sessualità. La verginità è pertanto un dovere per la ragazza dipendente economicamente, i giovani ragazzi soddisfano l’esigenza della castità anche se coltivano relazioni prima di un matrimonio reso possibile dalle finanze: basta che vi partecipi il cuore e la mente.
64Le forze dell’attrazione …
Tre cose vengono sempre gettate nel mucchio: il mantenimento della specie, le differenze sessuali e l’amore, quest’ultimo, al servizio della riproduzione. Ma il mantenimento della specie è da lungo non più uno degli scopi precipui della natura, come l’amore è una forza della natura e apparentemente non dipende dal tipo di (doppia) sessualità. L’amore è, finalmente, non esclusivamente una compensazione sessuale, altrimenti non ci sarebbe mai stato l’amor cortese; quanto dà forza all’amore è (per me inspiegabile) l’attrazione da persona a persona, questo reciproco risveglio di vive forze che creano una vera e propria tensione fisica; il tutto si svolge come tra le serie dei potenziali elettrochimici dei metalli, dal platino al carbonio, dove ogni elemento può essere donatore o ricettore di corrente, a seconda che il suo partner preceda o succeda nella serie elettrochimica. Pertanto, anche l’uomo, a seconda del suo compagno, può trovarsi ad essere donatore o ricettore d’amore (se non di nulla) e ciò è dimostrato da innumerevoli esempi della storia che non furono compresi allorquando nel letto di Porcuste furono obbligati dall’amore bisessuale e procreativo, ma che in lunghe sequenze di casi intermedi non giungono alla loro soddisfazione, se non unicamente allorquando la vitale dinamica del tutt’uno vien riconosciuta.
Die anziehende Macht, annotazione per pagina 229 PDF
65… smembramenti intemperanti …
Un istinto diventa passione qualora gli si dedichi doloroso sacrificio. Vizio lo diventa per intemperanza con il raggiungimento della soddisfazione accompagnato da rovina fisica e psichica dell’individuo a danno dell’intera comunità cui appartiene.
Ma non si possono prendere in considerazione istinti che sono condizionati da funzioni somatiche e metterli allo stesso livello di altri divertimenti artificiali. Non c’è essere vivente sano che non abbia avuto desideri sessuali; senza tabacco, alcole o altro, tanti ce la fanno senza o meno. Pertanto un vizio, è quello in cui il dedito ammette di subirne un danno e continua comunque; ma non può esserlo se qualcuno segue i propri stimoli sessuali senza subirne danno. Se si seguisse il concetto, cosa si dovrebbe dire di un lavoratore intellettuale incapace di fermarsi, di qualcuno che guadagna sufficientemente ma non se ne accontenta: entrambi danneggiano, per proprio esaurimento, la prossima generazione. Il nostro nervosismo, assieme all’alcole, le malattie veneree ed il consumismo, è da imputare a queste persecuzioni intellettuali e propalate nel passato secolo.
In der Zerstückelung massloser, annotazione per pagina 230 PDF
74… il punto è …
Se è peccato l’alienazione di Dio (cfr. annotazione sul peccato), diventa peccaminoso che quanto allontana ulteriormente l’uomo da Dio. In cosa consista questa allontanante alienazione, dipende essenzialmente dalla basilare percezione che si ha di Dio; un concetto negativo di Dio, quale quello del Monismo, rasenta l’inumano; uno positivo, che risalta l’azione, il creativo, il cosmico, ne accende, nell’uomo dalla personalità equilibrata, la scintilla divina e definirà come contrario a Dio tutto ciò che è degradante la personalità e per contro pio quanto è in accordo con il suo sviluppo.
Der wahre Kern, annotazione per pagina 289 PDF
84Verità tanto al pezzo …
C’è comunque una differenza se qualcuno, dopo aver preso atto della fattispecie, si forma una opinione soggettiva e personale, o se invece preventivamente, con soggettiva infallibilità, rifiuta una disanima oggettiva. Quest’ultimo è un monumento di incommensurabile piccolezza da omunculo; ognuno, che onestamente affronta la totalità dei fatti, giungerà ad un nuovo fatto che rileverà la sua visione del mondo.
Stückwahrheit, annotazione per pagina 377 PDF
Traduzione Bruno Ferrini