Sul monte
«Se ti innalzi sulle alte vette,
Mai da folgori minacciato,
Da ogni pericol libero
Da tormente di neve, orridi, morte! …
M'inerpico non come naneròttoli,
In alto alle rocce, oppressi da pesi
Stanchi sul pendio, a riposare,
Incomodo non sono, per me stesso o altri.
Sui ghiacciai, in ripidi pendii,
Ovunque vado
Dal dardo di sol immune
Poso il mio sguardo nella gloriosa distanza
Di caotici astri non più schiavo
Alle leggi della natura sottomesso,
I cui desii da pavento perseguitati sono:
Divenir inconsapevole peccatore,
Già nel cieco trasgredir
Oscure onnipotenza di una terra senza amore.
Su alti monti incedo,
Torrentose forre supero,
Libero da terrene servitù, –
Signore son nel dell'aere regno!»
Un'unica figura su un pendio innevato che s'incammina verso valle.